Benvenuti su Open Sentenze

Manifesto

COSA

Si propone di prevedere come azioni prioritarie del governo, la pubblicazione delle sentenze come dati di tipo aperto, ai sensi dell’art 68 comma 3 del Codice di Amministrazione Digitale (Dlgs. n. 82 del 2005); per approfondimenti consultare il link al progetto Open case law all’interno della manifestazione hackatonunito .

In particolare, si chiede che siano rese disponibili gratuitamente, con licenza open data, quanto meno in formato raw, e, ove possibile, anche in formato strutturato, le sentenze disponibili nelle seguenti banche di dati: – banca di dati del PCT, – banca di dati delle sentenze di Cassazione, – banca di dati della Giustizia Amministrativa, – banca di dati della Corte dei Conti, – banca di dati della Corte Costituzionale, – banche di dati delle Commissioni Tributarie.

PERCHÈ

La libera accessibilità delle sentenze ha lo scopo di rendere un migliore servizio al cittadino e rendere più trasparente il sistema della giustizia in Italia. Ciò avvantaggerebbe,  ed anche, più specificamente le imprese che potrebbero sviluppare servizi ma anche gli stessi operatori della giustizia: giudici, avvocati, liberi professionisti, studenti e ricercatori, ordini professionali e associazioni. L’offerta di servizi su banche di dati d’informazione giuridica è costituita da un piccolo gruppo di soggetti che determinano una situazione di sostanziale oligopolio, a causa anche delle pastosità all’accesso delle fonti d’informazione che, alla data di oggi, continuano ad esistere. Ciò costituisce un sostanziale disincentivo all’investimento nell’innovazione. L’informatica giuridica ha fatto negli ultimi anni passi da gigante e, ove fosse possibile accedere liberamente alle basi di dati, favorendo la libera concorrenza e l’innovazione, è ragionevole attendersi che si possa migliorare rapidamente la qualità dei servizi disponibili agli utenti specializzati ed alla cittadinanza in generale.

QUADRO DI RIFERIMENTO

Le sentenze sono atti giurisdizionali pubblici e, recentemente, il Garante della Privacy ha chiarito che, fatti salvi certi casi, è legittimo diffondere sentenze contenenti dati personali per fini di informazione giuridica.

Le sentenze della Corte Costituzionale sono disponibili attraverso il sito: http://www.cortecostituzionale.it

Le sentenze del Consiglio di Stato e dei TAR sono disponibili attraverso il sito: http://www.giustiziaamministrativa.it/

Le sentenze della Corte dei Conti sono disponibili attraverso il sito: http://www.corteconti.it/.

Le sentenze penali e civili della Corte di Cassazione sono consultabili nel sito http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/.

Dopo alcuni anni di funzionamento del PCT, nel sistema informativo gestito dal Ministero della Giustizia (per mezzo della Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati DGSIA) sono disponibili decine di migliaia di sentenze. Il sistema del PCT e la banca dati che ne risulta è stata istituita in forza della normativa negli anni succedutasi sul tema (a partire dal D.M. 27 marzo 2000, n. 264, “Regolamento recante norme per la tenuta dei registri presso gli uffici giudiziari” e relative regole procedurali; la materia è oggi regolata dal Codice dell’Amministrazione Digitale – D.Lgs. 82/2005 – e dal D.M. 21/2/2011 n. 44 “regole tecniche sul Processo Telematico”). Ciò nonostante, il Ministero non ha ancora reso accessibile il database delle sentenze presenti nel PCT, nemmeno in parte. Il processo tributario telematico è stato attivato con il “regolamento sull’uso di strumenti informatici” del Decreto Ministero Economia e finanze n° 163 del 23 dicembre 2013.

I documenti del processo tributario sono disponibili ai cittadini attraverso il sito http://www.finanze.gov.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/Giustizia_tributaria/informazioni_ricorsi/Accesso_telematico_cittadini.htm ed ai professionisti e soggetti abilitati attraverso il sito http://telematici.agenziaentrate.gov.it/.

Sentenze di Cassazione

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